Parkstone Art

100 % maschile

Da nostri giorni si vede principalmente donne nude in arte, pero è importante precisare che prima il XIXo secolo, l’uomo nudo stava rappresentato molto di più. Perchè l’uomo piuttosto che la donna ? Perché  rappresentava il canone di bellezza, la perfezione. Gli uomini dipinti o scolpiti (specialmente durante il Rinascimento) stavano in generale molto virili, muscolosi, robusti in posizioni sensuali.

Michelangelo, David, 1501-1504. Marmo bianco, 516 x 199 cm Galleria dell’Academia, Firenze.
Michelangelo, David, 1501-1504.
Marmo bianco, 516 x 199 cm
Galleria dell’Academia, Firenze.

Dal XVIIo secolo, sapere realizzare un nudo maschile rappresentava la finalità di una formazione per un’artista. Dopo numerosi studi dei muscoli, delle articolazioni, l’artista doveva essere capace di rapprentare un nudo maschile. Si durante il XIXo secolo la sensualità fosse considerata come proprio femminile e usurpa il nudo maschile, quello rimane ancore molto presente al XXo secolo. Da nostri giorni, ritroviamo la nudità dappertutto in arte, in dipinti, sculpture, fotografie e anche nella danza. Il nudo maschile, oggì, ha esatamente lo stesso effetto che durante il Rinascimento: impressiona, emoziona perché anche se è molto presente, abbiamo l’abitudine di vedere principalmente donne nude.

Pierre et Gilles, Mercure, 2001.

Il musée d’Orsay presenta intitolata Masculin/Masculin fino al 2 gennaio 2014, nella quale, attraverso dipinti, fotografie o video, possiamo osservare l’evoluzione del nudo maschile dal Rinascimento ad oggì. Per essere breve, se siete curiosi o curiose (care donne) di vedere uomini nudi in famose opere di arte, DAI ! Andate a Parigi! Se non ne avete la possibilità, se può altremente comprare il libro pubblicato da Parkstone International La Storia della biancheria intima da Shaun Cole.

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