Jean Dunand, Bracciale, vers 1930. Lacca, metallo, 4,2 x 17,2 cm. Collezione Mrs Eva Chow.
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Glamour e moderno

Il “gusto per il bello” è una delle cose più vecchie al mondo. Da tutti tempi ci è piaciuto essere circondato da belle cose. Si potrebbe dire che tutto ha comminciato con gli Egiziani per i quali le decorazioni erano essenziali. Oro, pietre preciose, gioielli, mura dipinte sono degli elementi che provavano la richezza del faraone. Questo “fenomeno” si è sviluppato ancora di più durante il Medioevo e la qualità ornamentale è diventata quasi necessaria. Il compito di abbellire il mobile, i tessuti, di illustrare le pagine dei libri, le cose di uso pratico cresce. Durante il Rinascimento, le arti decorative sono associate alle attività artigianali e differenziate dalle arti figurative per la loro finalità pratica. Lo style Liberty fu l’ultimo passo prima del corrente artistico proprio chiamato Art Deco che apparisce all’inizio del XX° secolo. Con forme eleganti e geometriche, l’art deco tocca tutti i campi, l’architettura, il mobile, i gioielli o ancora la moda. E si Paris rimane il cuore dell’Art deco, questo fenomeno si svilupperà nel tutto il mondo.

Jean Dunand, Bracciale, vers 1930. Lacca, metallo, 4,2 x 17,2 cm. Collezione Mrs Eva Chow.
Jean Dunand, Bracciale, vers 1930.
Lacca, metallo, 4,2 x 17,2 cm.
Collezione Mrs Eva Chow.

Pero io vorrei evocare l’art deco nel campo della moda e della gioielleria. Nel novecento, la gioielleria esperimenta nuovi materiali preciosi e diventa sofisticata con figure filiforme. All’inizio del XXo secolo e durante il dopoguerra le donne, diventate fiere della loro emancipazione, abbandonano le gonne lunghe per gli abiti più corti e pratici. La moda sportiva lanciata da Coco Chanel negli anni 20 con diventa famosa e il classico tailleur indispensabile per una donna alla moda. Per quanto riguarda la gioielleria, diventa geometrica, i colori vivaci esplodano e le  forme africane, sudamericane, del cubismo e del futurismo simboli di ispirazione. Alla donna degli anni 20 piace coprirsi di gioielli e l’orologio diventa simbolo del nuovo stile dinamico della donna. Cartier e Boucheron (non le presento, sappiamo tutti chi sono), sono stati influenzati dal Egitto e i grandi bracciali di stile faraonico con faience e lapislazzuli diventano di moda.

I più famosi gioiellieri, Jean Fouquet, Gérard Sandoz, Raymond Templier o ancora Jean Dunand erano ossezionati dal moderno e producevano gioielli di aspetto monumentale con line spezzate e effetto dinamico.

Negli anni 30, il gioiello diventa simbolo di ornamento piuttosto che di richezza, con forme curve e tridimensionali e con motivi floreali. Questo slancio per l’Art Déco sarà stroncato dall’austerità della Seconda Guerra Mondiale.

Gérard Sandoz, Anello, 1928. Oro, argento, smalto rosso e nero. Collezione Jean-Pierre Malga.
Gérard Sandoz, Anello, 1928.
Oro, argento, smalto rosso e nero. Collezione Jean-Pierre Malga.
Jean Fouquet, Clip, 1937. Oro, lacca, diamante, 6,2 x 3,9 cm. Musée des Arts décoratifs, Paris.
Jean Fouquet, Clip, 1937.
Oro, lacca, diamante, 6,2 x 3,9 cm.
Musée des Arts décoratifs, Paris.

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